"Totus Tuus"

 

                  poesie di    Padre Karol Wojtyla


 
Lo  stupore

     Seno di bosco discende
     al ritmo di montuose fiumare.
     Questo ritmo mi rivela Te,
     il Verbo Primordiale.
     Com'è stupendo il Tuo silenzio
     in tutto ciò che da ogni dove propala
     un mondo reale...
     che assieme al seno di bosco
     scende giù da ogni versante...
     tutto ciò che con sé trascina
     l'argentata cascata del torrente,
     che dal monte cade ritmato,
     trasportato dalla propria corrente...
     - dove trasportato?

     Che hai detto, torrente di monte?
     In che luogo t'incontri con me?
     Con me che sono altresì perituro
     come te, siffatto...
     Ma cosiffatto come te?

     (Di fermarmi qui, acconsenti -
     consentimi di fermarmi al varco,
     ecco uno di questi semplici portenti. )
     Non si stupisce una fiumara scendente
     e silenziosamente discendono i boschi
     al ritmo del torrente
     - però un umano si meraviglia.
     Il varco che un mondo trapassa attraverso l'uomo
     è dello stupore la soglia,
     (una volta, proprio questo portento fu nominato "Adamo". )
     Ed era solo, col suo stupore,
     tra le creature senza meraviglia
     - per le quali esistere e trascorrere era sufficiente.
     L'uomo, con loro, scorreva sull'onda dello stupore!
     Meravigliandosi, sempre emergeva
     dal maroso che lo trasportava,
     come per dire a tutto il mondo:
     "fermati! - in me hai un porto,
     in me c'è quel luogo d'incontro
     col Primordiale Verbo" -
     "fermati, questo trapasso ha un senso,
     ha un senso... ha un senso... ha un senso!"
 

 

poesia di Giovanni Paolo II  - Lo stupore

        www.binario2.it

  segue  >>

www.binario2.it     mappa del sito     contatti      copyright     privacy