Poesie di Giovanni Pascoli :  poesia   Pioggia       

                    

                                                     poesie di  Giovanni Pascoli                                  

 

     

 

 

 

PIOGGIA

Cantava al buio d'aia in aia il gallo.
E gracidò nel bosco la cornacchia:
il sole si mostrava a finestrelle.
Il sol dorò la nebbia della macchia,
poi si nascose; e piovve a catinelle.
Poi fra il cantar delle raganelle
guizzò sui campi un raggio lungo e giallo.

Stupiano i rondinotti dell'estate
di quel sottile scendere di spille:
era un brusio con languide sorsate
e chiazze larghe e picchi a mille a mille;
poi singhiozzi, e gocciar rado di stille:
di stille d'oro in coppe di cristallo.

 

La quercia caduta


Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!

Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!

Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto... d'una capinera

Poesia la Quercia caduta di Pascoli

 

SERA D'OTTOBRE

Lungo la strada vedi su la siepe
ridere a mazzi le vermiglie bacche
nei campi arati tornano al presepe
tarde le vacche.

Vien per la strada un povero che il lento
passo tra le foglie stridule trascina:
nei campi intuona una fanciulla al vento:
Fiore di spina!

 

Temporale

 Un bubbolìo lontano...

      Rosseggia l'orizzonte,
      come affocato, a mare;
      nero di pece, a monte,
      stracci di nubi chiare;
      tra il nero un casolare:
      un'ala di gabbiano.

 

       Poesie di Pascoli

 

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Pejo Javorov, John Keats, Nelson Mandela,
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